L'Artemia salina per gli avanotti di Discus

Pubblicato il da Tmarx Discus.over-blog.com

 

L'Artemia salina
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Ciao a tutti, viste le innumerevoli richieste e difficoltà per la schiusa delle cisti di artemia, ho pensato, su consiglio di Ernesto alias sul forum erny, di creare quest’articolo sulla base della mia amatoriale esperienza e metodologia.

Dando per scontato che i naupli di artemia risultano essere l’alimento principe per le prime somministrazioni post muco ai nostri avanotti di Discus, inserirei prima una breve descrizione dell’animaletto in questione, facendo però  una veloce precisazione, poichè ho notato che spesso vengono mal utilizzati i termini per distinguere le varie fasi di vita dell’artemia:

Cisti di  artemia:    sono le uova che si acquistano.
Naupli di artemia:  sono le cisti appena schiuse dove il crostaceo è in fase larvale.
Artemia:                   il crostaceo adulto.

L'Artemia salina è un piccolo crostaceo che vive in acqua salata.

Colonizza vari continenti, infatti è  riuscita a sviluppare un forte adattamento a condizioni di vita estreme, come ad esempio le pozze delle saline con alto grado di salinità che spesso arrivano a completo essicamento.

La sopravvivenza della specie è garantita dalla deposizione di cisti capaci di rimanere anche per diversi anni attive sino al momento in cui si ripresentano le condizioni favorevoli alla schiusa.

La riproduzione dell' Artemia salina avviene, in condizioni normali, per via anfigonica, in acqua. Quando invece il grado di  salinità supera una certa soglia (circa il 4 per mille),  avviene per  partenogenetica, con uova incistate criptobiotiche protette da  guscio isostatico rinforzato. Al di sotto del 4 per mille avviene  invece per via sessuale. In particolari casi puo' avvenire anche per via asessuata.

I naupli appena schiusi misurano circa  (5 x 1 0-4 m) e possono vivere per circa 48 ore attingendo nutrienti dal sacco vitellino.

Veniamo ora alla parte che ci interessa maggiormente: la preparazione e la somministrazione per l'utilizzo in acquariologia.

Quando iniziare la somministrazione?


Personalmente ritengo fondamentale, a partire dal 7° - 10° giorno di nuoto libero, iniziare a somministrare naupli appena schiusi agli avanotti. Il momento d’inizio somministrazione dipende molto dal numero di avanotti presenti, dallo stato di tranquillità dei genitori, dalle cure parentali prestate e soprattutto in base alla quantità di muco prodotto.
E' fondamentale somministrare i naupli entro 24 ore dalla schiusa, poichè l'altissimo potere proteico  va man mano diminuendo con la  crescita che coincide con l’assorbimento del sacco vitellino.

Come attrezzarsi


Dopo varie prove con archibugi vari ho potuto constatare, almeno per le mie personali esigenze, che il sistema migliore per la schiusa consiste in 2 bottiglie da 1/2 litro di plastica. (Sono riuscito a gestire sino a tre covate contemporaneamente).

Va tagliato il fondo delle bottiglie e vanno  poi appese capovolte. Viene forato il tappo (con punta di trapano di diametro leggermente inferiore al diametro del tubetto così che l’inserimento a sforzo garantisca una buona tenuta senza perdite) al quale si inserisce un tubicino areatore di ca. 20 cm. con alla fine un rubinettino (rubinettini da giardinaggio arancioni). Il tubetto si inserirà all'interno del foro del tappo cosi' da entrare per circa 2 cm all'interno della bottiglia.
 
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Dal rubinettino arancione,  per ogni singola bottiglia, parte un altro pezzetto di tubo areatore a scendere che si collega ad un un rubinetto regolatore multiplo d' aria e, da quest’ultimo, un tubetto singolo si collega all’ areatore sempre acceso a media forza.

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Durante il periodo invernale appendo le bottiglie al di sopra di un calorifero (distaccate circa 20 cm. Tale distanza ho rilevato essere la più corretta per mantenere la temperatura più idonea alla schiusa senza ausilio di riscaldatori addizionali). Nel periodo estivo qualsiasi posto va bene. Non utilizzo luci sopra le bottiglie per il periodo dall’inserimento delle cisti alla loro schiusa.

Preparazione e schiusa cisti

Inserire acqua tiepida di rubinetto nella bottiglia riempiendola per circa 2/3 e 2,5 cucchiaini di sale grosso non iodato precedentemente polverizzato con frullatore (in un bicchiere versare l’equivalente di 1/3 d’acqua mancante nella bottiglia  ed inserire le cisti da schiudere lasciandole circa mezz'ora  cosi’ che si reidratino, versare poi il contenuto  del bicchiere nella bottiglia in modo che si riempia quasi al colmo ed aggiungere 5 gocce  di biocondizionatore). Da questo momento dovrà iniziare l'ossigenazione che provocherà una sorta di ribollio all'interno della bottiglia.

Dopo  24 ore circa le cisti inizieranno a  schiudere e si potrà iniziare a prelevare i naupli.
In questo momento si deve avviare la 2° bottiglia così da avere continuità per il giorno successivo e via via di giorno in giorno.

Prelievo e somministrazione.

Chiudere il rubinetto arancione  nella bottiglia da cui si deve prelevare, successivamente staccare il tubetto.
Una volta staccato, attaccare un tubetto sufficientemente lungo per arrivare nel contenitore trasparente sottostante.

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Aprire il rubinetto arancione e far defluire tutto il contenuto della bottiglia nel contenitore sottostante, posizionare 1 led sul fianco del contenitore ed  attendere 15/20 minuti. Molto utile che la stanza risulti completamente al buio.

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Allo scadere dei 15/20 minuti si potrà notare, essendo i naupli fotosensibili, in prossimità della fonte luminosa un brulicare di naupli appena schiusi. Con una siringa con tubetto di prolunga prelevare dal centro della concentrazione  la quantità necessaria per la singola somministrazione e svuotarla nel setaccino per essere sciacquata dal sale sotto acqua corrente con un filo d'acqua di rubinetto. Successivamente aspirare con un a siringa con prolunga i naupli dal setaccino.
 
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(Nel contenitore i naupli si possono lasciare, per eventuali successivi prelievi/somministrazioni, sino a 4 ore senza moria degli stessi. Oltre le 4 ore meglio reinserire l’intero contenuto del contenitore nella bottiglia riavviando l’areazione. Per prelievi successivi ripetere lo svuotamento della bottiglia nel contenitore seguendo la precedente procedura).

Ogni bottiglia consente grossomodo 5 o 6 somministrazioni, ma questo dipende dalla quantità di cisti  inserite.
La quantità da me utilizzata è  l’equivalente che vedete nella foto a seguire in cucchiaino da caffe.
 
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Riavvio bottiglia dopo esaurimento


Una volta esauriti i naupli schiusi, sciacquare bene la bottiglia sotto acqua corrente e riavviare come sopra descritto; quando si riavvia sarà comunque pronta la bottiglia avviata il giorno precedente riuscendo a garantire continuità nell'alimentazione degli avanotti.

Dopo qualche pasticcio nato da confusione su quale fosse la bottiglia pronta e ritrovatomi con sole cisti anziché naupli appena schiusi, ho risolto  il problema agganciando una molletta per panni di color  verde sulla bottiglia matura. Sembrerà una banalità ma quando in entrambe le bottiglie ci sono le cisti ed una soltanto con i naupli... ogni tanto ci si confonde. Bisogna solo ricordarsi il giorno dopo di invertire la molletta sulla bottiglia…

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Mi auguro possa essere d’aiuto e soprattutto sufficientemente chiaro, in caso contrario sarò lieto cercare di chiarirvi eventuali ulteriori dubbi.
 
Un’ultima cosa, la somministrazione…, ben al centro dell'auspicabile numerosa nuvoletta!

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Un saluto a tutti gli appassionati,
                                                                     Marco Ghirardi, alias Tmarx.

Articolo pubblicato su www.discuspassion.net

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